E tu, che cliente sei?
Fra i talk più interessanti degli Agile Days 2014 e 2015 c’era quello di Giulio Roggero, titolato: “Collaborare col cliente”.
Ricordo che è arrivata proprio durante il suo intervento la netta sensazione che queste metodologie, nate e cresciute nell’ambito tecnologico e primariamente applicate alle procedure di sviluppo software, avrebbero potuto rafforzare e dare una forma più concreta, oltre che un valore primario, a quella che per molti professionisti del settore è ancora qualcosa di parecchio nebuloso, più un “sentito dire” o una incontrovertibile banalità. L’importanza di collaborare col cliente viene qui invece strutturata, analizzata, studiata e motivata in maniera decisa, raccontata leggera ma lucidamente inserita all’interno di un reale contesto fatto di difficoltà di approccio, ossessione per la negoziazione contrattuale, mancanza di tempo e tutto ciò che quotidianamente investe gli ambiti di lavoro di tutti, da entrambi le parti, committente e fornitore, clienti e professionisti di tutti i settori.
Rimando direttamente alle slide di Giulio per un approfondimento >> https://www.slideshare.net/GiulioRoggero/collaborare-con-il-cliente. Quello che è interessante, e perfettamente in linea con uno dei 4 pilastri dell’Agile Manifesto, è il considerare il contratto come una condivisione di rischio, un percorso a due o più persone verso un comune obiettivo mancare il quale costituisce un problema per entrambe le parti. Questa collaborazione nasce ovviamente dal primo contratto, dall’ascolto, dall’accoglimento delle sue aspettative, dalla promessa, dalla condivisione della sua visione fino a oltre la conclusione del contratto stesso, quando tutto per i più sembra poter essere archiviato e lasciato alle spalle tirando un sospiro di sollievo.
Ancora, sul valore delle aspettative, rimando ad un altro affascinante talk di Andrea Provaglio >> https://www.slideshare.net/provaglio/the-expectation
Tanti clienti diversi, tante personalità, tanti obiettivi diversi, come pure sono diverse le contingenze, i progetti, i budget e le richieste. Le aspettative, appunto. Gli individui, più che i processi. La collaborazione col cliente, più che la negoziazione del contratto. Questi ed altri principi agile sono diventati, in qualche modo, un faro nel mio lavoro, la vision, una promessa.